Si è conclusa stamattina, con la festa presso il plesso scolastico della Vittorio Veneto, la tre giorni di manifestazioni per la chiusura del progetto “Sport a Scuola, con gioia, amicizia e rispetto” dove la Union Basket Terni ha partecipato attivamente per due anni. Il progetto, finanziato dal Ministero dell’istruzione, è partito lo scorso anno, ed è stato permesso dal sapiente lavoro della dirigenza scolastica del plesso Mazzini, che ha vinto il bando che permetteva il totale finanziamento dell’attività. Per questo, in questi due anni scolastici, la Union Basket e l’associazione “Monti Atletica”, insieme all’associazione “Tutti in gioco” che ha permesso di poter fare attività anche a tutti i bambini con disabilità, hanno lavorato durante le ore di motoria di 43 classi, permettendo ai bambini, parliamo di più di 900 alunni, di giocare, divertirsi e soprattutto muoversi con esperti del settore. Nelle giornate di giovedì, venerdì e appunto oggi, si sono concluse le attività, festeggiando la grande riuscita del progetto. Determinante in questi due anni scolastici, lo splendido lavoro delle professoresse Alessandra Inghes, Gianna Mosca e Susanna Bianchi, che hanno coordinato tutte le attività. La nostra società ha lavorato con gli istruttori Ilary Calabresi, Paolo Ramozzi, Paolo Seconi, GIuseppe Sampalmieri, Emanuele Cardoni e Gabriele Rinaldi.
“Siamo molto felici di come siano andate le cose – ha detto il presidente Pasqualini – soprattutto per quelli che erano i reali obiettivi di questo grande progetto, cioè l’inclusione sociale e l’educazione all’attività motoria, che continuiamo a sottolineare che sia determinante per la salute fisica e mentale. In due anni abbiamo potuto giocare con centinaia di ragazzi, le prossime generazioni, che speriamo di aver aiutato ed educato per una vita dove lo sport e l’inclusione possano essere centrali”.
Un ringraziamento speciale da parte della società va alla direzione didattica della Mazzini, che continua a credere nella nostra società, sperando che anche nel prossimo futuro si possano organizzare eventi di questa importanza e valenza per permettere a noi di svolgere un ruolo educativo nella formazione delle donne e degli uomini che un giorno saranno protagonisti nel tessuto sociale della nostra città.