Dopo under 19 e under 16, ora tocca ai 2005 di coach Rinaldi, impegnati nel difficile campionato eccellenza. Parliamo allora con coach Gabriele, diviso tra panchina e campo, visto il suo impegno anche come play titolare della serie D. Partiamo da un’istantanea del momento.
La pausa “forzata” del campionato cosa ha lasciato nel gruppo e come è andato questo lunghissimo mese?
“Purtroppo il nostro gruppo ha pagato caro il periodo – ha detto coach Rinaldi – visto che parecchi dei nostri ragazzi hanno avuto problemi diretti o indiretti con il covid, non permettendoci di lavorare in palestra per tutto il periodo natalizio. Abbiamo avuto allenamenti in pochissimi elementi oppure ci siamo dovuti fermare per quarantene. Sotto questo punto di vista è stato determinante poter lavorare insieme all’under 19 di Pippo Pasqualini, formando un gruppo che potesse anche giocare tutto campo. Ora le cose vanno meglio ed alle porte della ripresa del campionato, siamo tornati a poter lavorare da soli”
Il campionato è alle porte, come stanno andando le cose? Ci sono particolari obiettivi per la stagione in corso?
“Premettendo che vincere piace a tutti – ha continuato coach Rinaldi – non abbiamo particolari obiettivi relativi alla classifica. Ovviamente ci piacerebbe entrare nelle prime 4, questo è ovvio, anche perchè giocare per qualcosa aiuta i ragazzi a non mollare mai ed a performare sotto pressione, però non cerchiamo a tutti costi il risultato. Il nostro cammino per ora è ottimo, avendo perso solo due partite con Spoleto e Todi, ma alla ripresa affronteremo Umbertide e Perugia, con le quali ci giocheremo i piani alti della graduatoria. Purtroppo i pochi allenamenti rischieranno di lasciare strascichi. Vedremo”
Quali sono gli obiettivi tecnici che ti sei posto per la stagione 2021/22?
” Nel preparare la stagione con Pierpaolo, abbiamo pensato che questi due anni di pandemia hanno profondamente influito sui gruppi in diversi modi. Gli under 17 oggi si ritrovano ad un passo dai senior, avendo saltato stagioni dove poter approcciare la tattica che il gioco prevede. Per questo ho deciso di proporre ai ragazzi un programma di lavoro che li aiutasse a conoscere il gioco in maniera più profonda. Da quest’anno prepariamo le partite, lavoriamo sugli avversari e le loro tattiche, proviamo soluzioni difensive ed offensive sui blocchi su palla e senza. Ovviamente tutte queste cose non possono prescindere da un solido lavoro sui fondamentali, che accompagna ogni giocatore dai 6 anni in su e non si ferma mai. Di certo però, visto che l’obiettivo della società è formare ragazzi per farli arrivare al palcoscenico senior, abbiamo pensato che la prima necessità fosse quella di cominciare a presentare la tattica. Devo dire che la varietà di argomenti, modifica tanto il piano di allenamento e questo rende tutto più interessante per i ragazzi che stanno crescendo ogni giorno. Sono molto soddisfatto”.
Under 17 e 19 sono i serbatoi della serie D, tu che giochi in prima squadra, noti dei cambiamenti nel loro approccio ai senior?
“Poterli vedere in campo sia da compagno che da allenatore – conclude coach Rinaldi – è sicuramente stimolante per loro e per me. Mi aiuta anche a percepirne lacune o punti di forza che magari dalla panchina non è facile comprendere. Quest’anno la mia squadra ha portato già due ragazzi con la serie D e sono molto felice per questo. Da qui alla fine il progetto è allargare ancora questa base, senza dimenticare che parecchi dei miei ragazzi, hanno avuto anche modo di esordire con l’under 19. Questo sottolinea la totale sinergia nei tre gruppi più grandi della società, sperando che la semina porti presto raccolto”.