Mattinata ricca di significato quella di oggi per la nostra società. Infatti il nostro presidente è stato ricevuto dall’assessore allo sport del Comune di Terni Elena Proietti, per una visita di cortesia dove la nostra società ha voluto omaggiare l’assessore con una maglia numero 23, da appendere nel proprio ufficio. L’incontro, è stato organizzato proprio per ringraziare della collaborazione attraverso la quale la nostra società è riuscita a completare la documentazione necessaria, potendo rispettare l’iter per il bando “Sport e Periferie”. “Tutto è iniziato in uno dei nostri incontri ufficiali – ha detto Pasqualini – attraverso i quali il Comune ci è stato vicino affinché potessimo avere tutti i requisiti per poter concorrere al bando. Tra le maglie appese al muro mancava proprio la nostra. Così – sorride Pierpaolo – le ho promesso che le avrei portato una divisa da poter appendere nel suo ufficio”.
L’amministrazione comunale è stata sempre vicino alla nostra società, sia per redigere al meglio la domanda, attraverso la concessione del terreno dove poter edificare il nostro progetto, ma anche in questo difficile periodo di Covid19, rispondendo sempre attivamente alle nostre questioni, aiutandoci a preparare al meglio una stagione difficile, che purtroppo ha dovuto nuovamente fermarsi. Di certo però il comportamento esemplare dell’assessore Proietti, è stato sempre encomiabile e propositivo.
“Volevamo proprio sottolineare che abbiamo sentito la presenza costante della nostra amministrazione – ha concluso Pasqualini – e volevamo ripagare con un piccolo regalo”.
Dunque, da oggi anche la maglia Union sarà nell’ufficio dell’assessore.
“Nel ricevere questa maglia – ha detto l’assessore Proietti – voglio cogliere personalmente l’occasione per ringraziare la società nella figura del suo presidente e di tutti gli addetti ai lavori. Anzi, il mio ringraziamento speciale va alla vicepresidente Ilary Calabresi, che è stata la mia capitana per anni, quando vestivo i colori della Leo”.
Già perché il nostro assessore allo sport vanta una carriera da cestista con la storica società dei fratelli Seconi.
“Come dico sempre nella mia carriera sportiva ci sono state due federazioni, la Figc e la Fip. Ho giocato a basket sin da piccola – ha sottolineato – ed ho smesso solo dopo aver calcato i campi di serie B. È un piacere sapere che Ilary Calabresi, compagna di mille battaglie, sia parte integrante della società.
Riguardo il bando invece, siamo felici che la Union abbia presentato un progetto così interessante, proprio perché ha risposto in maniera perfetta alle richieste e agli obiettivi che ci si era posti in partenza, cioè quelli sociali. Per me – ha continuato – è stato un piacere aiutare la società nel preparare la documentazione necessaria alla partecipazione. Nella nostra città ci sono due progetti, questo e quello del campo scuola; speriamo che entrambi possano vincere, facendo diventare la nostra città ancor più fornita di ambienti sicuri per praticare sport. C’è assoluto bisogno di tornare a praticare sport e voglio sottolineare come tutte le società sportive della nostra città hanno rispettato i protocolli. Lo sport non è fattore di rischio, per questo mi auguro che si potrà presto tornare sul campo”.
Doveroso sottolineare come il progetto del palazzetto, ha superato il primo vaglio, entrando ufficialmente tra le migliaia di domande che sono arrivate presso il ministero dello Sport. Ora ci sarà da attendere l’apertura di ogni singola richiesta, sperando che il buon lavoro organizzato dalla società e dallo staff riesca ad ottenere i risultati sognati.
“Sicuramente speriamo che il progetto sia vincente – ha concluso il presidente Pasqualini – ma in ogni caso, l’esito non concluderà un percorso che ormai abbiamo iniziato e vogliamo rendere tangibile. Abbiamo in mano tutte le carte necessarie per creare un polo utile alla città, che vada oltre la pallacanestro, ma che sia motore di socialità e condivisione per tutto il quartiere. Il lavoro fatto, anche con l’amministrazione, non finirà comunque in un cassetto insieme ad altri sogni. Vogliamo fortemente la realizzazione della nostra casa”.
Il primo mattone lo abbiamo posto. Oggi era doveroso ringraziare chi ha sostenuto la nostra famiglia.